Avevo sempre pensato alla Germania come una Nazione che non dovesse avere molte attrattive. Aveva si il merito di avere accolto e dato lavoro a tanti nostri connazionali ma pensavo ai Tedeschi come persone alquanto fredde e distaccate. Mi sono ricreduta già durante il viaggio aereo perchè ho ricevuto alcune gentilezze a cui in Italia ci siamo ormai disabituati da tempo; sul pullman aeroportuale non c’erano posti liberi e una coppia di tedeschi s’è cortesemente alzata dal proprio posto per far sedere me e la mia amica, al momento di scendere dall’aereo un’altra signora tedesca non solo mi ha aiutata a mettere giù il bagaglio a mano ma, dopo avermelo consegnato, se l’è ripreso e lo ha portato fino al pulmino. Inoltre la guida ci spiegava che i tedeschi cantano sempre.
Germania ovest, la storia a portata di mano
Quello che mi ha conquistato subito della Germania è stato il paesaggio che ho definito riposante: vaste distese di alberi verdi e rigogliosi, che circondano i centri abitati a volte sottraendoli alla vista e che danno una sensazione di serenità e di frescura. In sette giorni abbiamo visitato diverse città e visto di tutto e di più, sarebbe impossibile descrivere tutto, mi soffermerò su quello che reputo più importante per dare qualche idea su quello che si potrebbe visitare.
Germania ovest, Magonza
Prima tappa è stata Magonza, una cittadina elegante e raffinata con un centro storico che definirei un salotto all’aperto. Molti i ristoranti, i bar e le pizzerie che portano nomi italiani. Mentre percorrevamo la via che ci conduceva al Duomo ci chiedevamo ad alta voce come avremmo fatto per avere un buon espresso italiano, detto fatto, un signore seduto davanti ad un bar ci dice “siete nel posto giusto”, ci siamo trovati nel bar di un italiano che ci ha decisamente fatto un ottimo caffè.
Il Duomo, fatto costruire dal vescovo di Magonza Willigis intorno all’anno mille in stile romanico renano, realizzato in arenaria rossa, si presenta imponente già nella parte posteriore, da dove siamo giunti, con le sue sei torri quattro di forma cilindrica che sono delle scale per andare nei piani superiori e due di forma ottagonale, e con la statua di San Martino a cavallo, la piazza antistante l’ingresso anteriore era occupata dal mercato che vi si svolge tre volte la settimana e che limitava un po’ la veduta. L’interno lascia senza parole: è formato da tre navate, quella centrale più grande e due laterali più piccole che presentano delle cappelle. Vi sono anche due cori quello occidentale, nel passato riservato al vescovo e quello orientale, che accoglieva l’imperatore e
che costituisce la parte più antica del duomo. Essendo stato
l’arcivescovo di Magonza uno dei sette grandi elettori, deteneva il potere politico oltre a quello religioso e fino all’avvento di Napoleone fu capo dello Stato. L’interno della chiesa custodisce 29 monumenti tombali, la prima pietra tombale nella parte destra della Chiesa è già un documento celebrativo di tale potenza in quanto vi è rappresentato l’Arcivescovo di Magonza in forma più grande ed imponente perché detentore del potere e tre figure più piccole, che al primo sguardo sembrano dei bambini e che in realtà sono dei sovreni che sono stati incoronati in quel Duomo. Uno dei tre rappresenta Federico II di Svevia, quando, ancora giovanissimo, fu incoronato re. Dalla sua lontana costruzione il Duomo ha subito danneggiamenti vari ma è stato ricostruito in epoche diverse e risente un po’ dei vari rimaneggiamenti.
Germania ovest, Aquisgrana
Aquisgrana è un’altra città della Germania Ovest che ci ha molto colpito, si trova nella boscosa valle del Wurm, al confine con il Belgio e Paesi Bassi ed è la cittadina più ad occidente della Germania ovest. E’ una città dal passato storico molto importante, sede di Carlo Magno, periodo in cui conobbe il massimo splendore. Da vedere sicuramente la cattedrale in cui si può ammirare la cappella ottagonale, il deambulatorio e la splendida cupola. Nell’altare del coro gotico si trova al celebre Pala d’Oro in stile carolingio e raffigurante la Passione. Ma meritano anche il Municipio, i mercatini, il museo d’arte contemporanea sicuramente le Terme. Del gran numero di edifici costruiti da Carlo Magno solo la sua cappella, cioé la parte ottagonale del Duomo attuale, si è conservata in modo completo. Qui fu sepolto Carlo Magno il giorno della sua morte il28.01.814. Non è facile descrivere a parole la magnificenza di quest’ opera d’arte che l’imperatore fece abbellire con marmi fatti arrivare da Roma e da Ravenna.Un corridoio di legno gli permetteva di recarsi fino in chiesa rimanendo al coperto. La nostra guida è stala una bella ragazza apparentemente molto dolce e delicata. Però appena due turisti che non facevano parte del gruppo si erano uniti a noi, con un piglio molto autoritario, da capo delle forze armate, li ha rimproverati e in modo perentorio fatti uscire.
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