Norvegia, un mondo nuovo si apre dinanzi agli occhi del visitatore abituato a paesaggi, clima ed ambienti diversi quando si appresta a visitare i paesi della Regione Scandinava in generale e la Norvegia in particolare.
Un’ emozione quasi infantile mi ha suscitato la visita di Laerdal, piccolissimo paese del Laerdalsfjorden le sue casette in legno colorato , allineate in maniera ordinata, tutte uguali per simmetria ma con colori diversi a volte tenui a volte molto vivaci mi ha trasportato nel mondo delle favole . Nelle vicinanze di Laerdal sorge la chiesa in legno di Borgund, risalente al 1180 e che si mantiene nella forma originaria e in ottime condizioni. Pare, infatti, che sia la meglio conservata in Norvegia. Pur non raggiungendo un’altezza particolare svetta ugualmente per la sua struttura che si assottiglia man mano che s’innalza verso l’alto.
Credo che valga la pena di andare in Norvegia anche soltanto per visitare il parco Vigeland; è stupefacente mi ha emozionato in modo particolare soprattutto considerando che è creazione di un solo grande artista il quale ha dichiarato: “Ero uno scultore prima di nascere. Non poteva essere altrimenti, per quanto potessi provare a trovare un’altra strada, sarei dovuto tornare indietro”. (Gustav Vigeland )
Il Vigelandsparken, conosciuto anche col nome di Frognerparken, è una dei luoghi più frequentati dagli abitanti di Oslo. Come ho potuto constatare, in estate centinaia di norvegesi vi fanno pic-nic e grigliate, oppure giocano tra le famose sculture, ma mi hanno detto che il parco è molto frequentato anche nella stagione invernale. .
Non è facile dire quale scultura colpisce di più certamente una più famose del parco è il Monolito, una colonna alta più di 14 metri, è stata scolpita da un’unica pietra ed è formata da 121 figure umane. Ci sono molte interpretazioni sul suo significato: la resurrezione umana, la lotta per l’esistenza, il desiderio umano della sfera spirituale, la trascendenza della quotidianità e la ripetizione ciclica.
Vigeland creò e modellò le sue sculture senza l’aiuto di altri artisti e concepì anche la disposizione architettonica del parco, la cui costruzione durò parecchi anni, con i lunghi giardini e viali circondati di aceri.
Soltanto l’incisione nella pietra e la fusione del bronzo furono lasciate a numerosi artisti di talento.
In Norvegia è giocoforza visitare il museo delle navi Vichinghe. Anche le navi ivi esposte sono in ottimo stato di conservazione in quanto furono trovate in tre grandi cumuli funerari sul fiordo di Oslo e quindi erano ben protette. Esse erano state seppellite più di 1100 anni fa assieme ai loro proprietari morti, appartenenti ai reali dell’epoca , che dovevano trasportare nel mondo dei morti.
Lillehammer
Nel mio immaginario la pista sciistica di Lillehammer era un posto lontano e quasi irraggiungibile, anche perché, non essendo appassionata di sport invernali non mi ero mai posta il problema di visitare un pista da sci. Essendomi trovata li nel periodo estivo di neve non c’era neanche l’ombra, ma lo spettacolo che mi si è presentato è stato molto bello ugualmente per la magia del verde squillante della vegetazione intorno e per il significato del luogo. Fra le mie aspirazioni di viaggio non avevo messo in conto la Norvegia , ma sono felice di esserci stata e mi farebbe piacere tornarci perché è un posto affascinante che offre ancora tanto da ammirare.
Testo e foto di Caterina Sciuto
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